If I had to go on a journey and spend the day amidst museums, markets and long strolls, which bag would I wear?
My Ottavia was born like this.
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Se dovessi partire per un viaggio, passare tutto il giorno in giro tra musei, mercati , lunghe passeggiate che borsa indosserei?
Nasce così la mia “Ottavia”.
Una borsa spaziosa con tre scomparti, una tracolla regolabile, comoda e pratica ma allo stesso tempo sofisticata ed elegante. Perché è giusto stare comode e avere una borsa capiente e all’occorrenza anche sportiva, ma anche essere chic non credete? E a farla tale sono i piccoli dettagli vezzosi come la fibbia della tracolla ricoperta in pelle di serpente, come il fianco centrale e parte della chiusura. Realizzata con i migliori pellami italiani, ognuna ha i suoi colori e ognuna il suo carattere.
Una fantastica mattinata di gennaio ho reso onore a un caldo anomalo per la stagione mi e mi sono fermata a pranzo su uno dei tavoli all’aperto da Giggetto, storico ristorante del ghetto. Una bella finestra da cui guardare il mondo che rende onore alla mia amata città.
Tantissimi turisti attraversano il quartiere ebraico e così per gioco mi sono messa a osservare le borse indossate dalle signore in passeggiata per scoprire che la maggior parte avevano sacrificato l’eleganza in nome della praticità.
Il pomeriggio stesso stavo in laboratorio per creare la mia nuova borsa. Nata da un pranzo casuale la onoro con il nome di Ottavia perché se da una parte ero incuriosita dalle turiste di tutto il mondo, dall’altra non potevo che volgere lo sguardo al Portico d’Ottavia alla mia sinistra che sa affascinarmi tutte le volte in modo diverso. Costruito dall’Imperatore Augusto in onore della sua amata sorella Ottavia che si dice fosse donna affascinante e mediatrice come la mia borsa che vuole essere la giusta mediazione tra l eleganza e la praticità.